Davide Racca, disegna e ricorda Vincenzo Consolo

Era bello sentire Vincenzo Consolo parlare di letteratura, di Sicilia, di tutto… perché con un maestro come lui ci si mette in ascolto. L’ho incontrato personalmente quattro volte. La prima fu a Sant’Agata di Militello, nella sua casa paterna. La seconda volta a Milano, col pretesto di un saggio per una rivista. Poi a Napoli, per una presentazione. La quarta volta Vincenzo non c’era già più. Ma c’era Caterina, e il suo amore lo rendeva così presente tra noi, così luminoso…

Davide Racca è nato nel 1979 a Napoli, dove si è laureato in filosofia.

Poeta e artista formato in affresco e pitture murali, ha realizzato mostre e letture in Italia e all’estero, investigando vari media espressivi.
Nel 2008 ha partecipato alla XIII Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo e ha realizzato un libro d’artista sul lavoro poetico di Amelia Rosselli, Inorganica vicenda (prefazione di Giuliano Mesa, La Camera Verde).Ha pubblicato le raccolte di versi Oltremarescuro (Poesia Italiana, e-book, ed. Biagio Cepollaro, 2007), Vacanza d’inverno (Di Felice Edizioni, 2013) e V come Vincent(La costellazione del Cigno, ed. Coup d’Idée, 2018).
Ha tradotto poesia di lingua tedesca e in particolare ha curato l’antologia Johannes Bobrowski Poesie (Di Felice Edizioni, 2013) e, con apparati critici e disegni, il racconto Nella colonia penale di Franz Kafka (Zona Contemporanea, 2015).
Collabora con l’inserto culturale Alias ​​Domenica de il Manifesto e con varie riviste e blog letterari. Sull’arte .
Dopo aver vissuto a Berlino ea Venezia, attualmente vive e lavora tra l’Italia e la Francia.