CONSOLO UN ANNO DOPO DALLA MAFIA ALLA LINGUA, COSÌ RIVIVE L’ IMPEGNO DELLO SCRITTORE

C’ è un’eredità culturale che travalica le persone e resta sedimentata nelle cose. Quando si tratta di scrittori, è la lingua il lascito, la scrittura che è strumento e azione insieme. Se c’ è un esempio di scrittore che la cultura l’ ha riversata nell’ esplosione di una lingua allarmata e insieme civile e morale è Vincenzo Consolo, del quale lunedì ricorre il primo anniversario della morte. Lo ricordano e lo celebrano con la stessa sostanza del suo lavoro gli editori Sellerio e Navarra. Sellerio pubblica una raccolta degli articoli di Consolo scritti per il giornale L’ Ora, Navarra invece gli dedica un libro mettendo insieme gli articoli del giornalista Concetto Prestifilippo che hanno lo scrittore come interlocutore per lucide analisi su temi di impegno civile e letteratura. Nel caso di Consolo precisare questa distinzione è ridondante. Nel libro della Navarra che si intitola Parole contro il potere, Vincenzo Consolo, ritratti e lezioni civili, un valore aggiunto, o forse un racconto parallelo, è costituito dai disegni, matite e acquerelli, dell’ architetto palermitano Giuseppe Lo Bocchiaro già autore del libro a fumetti su Mauro Rostagno edito da Becco Giallo. «Gli articoli di Prestifilippo sono focalizzati prevalentemente sugli interventi civili di Consolo, io per i disegni ho voluto lavorare sull’ immaginario letterario, rileggendo i suoi libri e mettendolo in visiva conversazione, così come avviene nelle sue pagine, con Lucio Piccolo o Leonardo Sciascia», spiega Lo Bocchiaro. Danno respiro lieve alla pagina i disegni intervallati agli articoli di Prestifilippo che mettono a fuoco Consolo come sponda lucida per riflessioni contemporanee. È il caso dell’ intervista fattagli in occasione della strage di Capaci: «Credo che Palermo e la Sicilia siano ormai teatro dei giochi più pericolosi. Questo delitto è un delitto politico, non ci sono dubbi. È al di sopra della mafia», risponde Consolo a Prestifilippo il 1 giugno del 1992. Ma c’ è anche il Consolo della letteratura recensito di fresco su Nottetempo casa per casa. «”È siciliano, non scrive in italiano, è barocco, è oscuro, è pesante come una cassata, le sue narrazioni non sono filanti: ma chi si crede di essere, ma come si permette?” Così i suoi detrattori, cosa ne pensa?» gli chiede Prestifilippo. «C’ è un’ avversità nei confronti delle letterature eccentriche, quelle che nascono fuori dai centri del potere. Quella siciliana è una letteratura eccentrica per tradizione», gli risponde Consolo. C’ è umiltà costante, un’ umiltà che traspare sintatticamente, ma c’ è anche la presa di coscienza precisa di essere letteratura. E poi c’ è l’ irridente, lucido, ultimo Consolo contro Silvio Berlusconi che è stato sì il suo editore ma mai riconosciuto tale, sicuro che mai e poi mai il cavaliere avrebbe letto e capito le sue opere. Il libro della Navarra verrà presentato lunedì alla Bottega di Libera a piazza Castelnuovo dove contestualmente verranno messe in mostra le 12 tavole di Lo Bocchiaro. Per le edizioni Sellerio, da oggi in libreria, con la prefazione di Salvatore Silvano Nigro, Esercizi di cronaca, raccolta degli articoli scritti da Consolo durante la sua collaborazione con il quotidiano siciliano L’ Ora. Articoli di cronaca nera, inchieste sulla città e gli uffici del potere, ma anche le interviste, le recensioni, le questioni letterarie e le riflessioni civili. Una raccolta accurata delle frenetica attività di giornalista, generata dal bisogno di indagare l’ uomoe il suo contesto, andando direttamente sul luogo del crimine, raccogliendo documenti, così come frequentando gli uffici deserti di Palermo in un caldo agosto della metà degli anni Settanta. Si possono leggere gli articoli in cui Consolo documenta la campagna per il buon governo e la candidatura di Leonardo Sciascia o il processo al “mostro di Marsala”, l’ uomo che aveva ucciso tre bambine, e del quale lo scrittore seguì tutte le udienze. È un’ eredità immensa quella lasciata da Consolo, quella letteraria custodita ne Le Pietre di Pantalica, Nottetempo casa per casa, Retablo, Il sorriso dell’ ignoto marinaio. L’ altra è un’ attitudine culturale al coraggio, all’ umiltà e all’ indipendenza.

ELEONORA LOMBARDO
18 gennaio 2013 17 sez. PALERMO