Vincenzo Consolo: Il sorriso dell’ignoto marinaio.

Il sorriso dell’ignoto marinaio viene pubblicato nel 1976 per l’Einaudi ed è il primo vero successo di Vincenzo Consolo. È un’opera percorsa da una forte tensione civile, un romanzo storico che riporta nella Sicilia dei moti rivoluzionari del 1860 ed ha al centro una sommossa contadina che si scatena in un piccolo paese (Alcara li Fusi ) all’arrivo delle truppe di Garibaldi. Questa sommossa è l’occasione per una presa di coscienza del protagonista, il barone filantropo Mandralisca di Cefalù (che riceve in dono a Lipari il celebre Ritratto d’ignoto marinaio ritratto che Antonello da Messina dipinse tra il 1460 e il 1470 su una tavola di piccole dimensioni). È attraverso quest’ultimo quadro che l’autore si interroga su grandi temi come la posizione dell’intellettuale dinanzi alla storia, il valore e le possibilità della scrittura letteraria, gli eventi cruciali della storia civile italiana, del passato e del presente. Consolo, attraverso la figura di Mandralisca si fa portavoce del malessere delle genti siciliane e dello spirito popolare tradito dalle strutture politiche. Egli inserisce nel racconto documenti dell’epoca, spesso manipolati; importante è perciò, in questo romanzo, la commistione tra arte e narrativa, tra storia e attualità.

Speciale San Valentino: gli scrittori e l`amore

In occasione del giorno di San Valentino, tradizionalmente dedicato agli innamorati, Rai Letteratura propone un percorso a più voci su uno dei temi più cari agli scrittori di tutti i tempi: l’amore.
Sentimento, passione, eros, coinvolgimento e desiderio alla luce delle testimonianze di alcuni interpreti di rilievo nel panorama della letteratura italiana e straniera: Alda Merini, Andrea Zanzotto, Antonio Debenedetti, Antonio Tabucchi, Chiara Gamberale, Dacia Maraini, Ermanno Rea, Erri De Luca, Jacqueline Risset, Marcello Fois, Maria Luisa Spaziani, Mario Soldati, Rosetta Loy, Sindiwe Magona, Vincenzo Consolo.

La piazza dei destini incrociati

Lo scrittore Vincenzo Consolo parla dei suoi studi a Barcellona in provincia di Messina. Lì conobbe un famoso anarchico, Nino Pino Ballotta che gli insegnò tante cose, gli fece capire cos’era lo sfruttamento. Una volta finiti gli studi liceali, decise di fare l’università a Milano perché c’erano Vittorini, Quasimodo, che c’era stato Verga. Milano era il luogo della classe operaia, della rivoluzione industriale. Alla Cattolica si iscrisse a giurisprudenza e non a lettere, perché i suoi consideravano l’insegnamento un affare da donne. Molti dei suoi compagni di università diventarorno poi classe dirigenti. Da ragazzi incontravano nelle latterie compaesani celerini e compaesani che partecipavano alle lotte operaie. Di qui la definizione di piazza dei destini incrociati.

Pio La Torre, orgoglio di Sicilia (trailer)

Il trailer ( ricaricato ) dello spettacolo su Pio la Torre, orgoglio di Sicilia dal testo di Vincenzo Consolo presentato al Franco Parenti lo scorso Maggio. Grazie a Leonardo Mancini e a tutti coloro che hanno lavorato con noi.

Atto unico di Vincenzo Consolo.

Regia di Leonardo Mancini
Con: Marco Gambino, Viviana Lombardo e Giannandrea Dagnino
Musiche: Maria Chiara Pavone, Daniele Prestigiacomo

In collaborazione con: Rettoria San Giovanni Decollato e Centro di Studi ed Iniziative Culturali Pio La Torre